Il valore della fotografia di lifestyle per Airbnb
Per le fotografie di design e di architettura, gli “oggetti di scena”, i props, vengono spesso utilizzati per raccontare una storia, per creare “interni d’atmosfera”. Per le case vacanze, invece, i proprietari spesso restano sorpresi quando chiedo se desiderano immagini di lifestyle, con situazioni appositamente create per le foto.
Proprio ieri ho ricevuto una recensione su Google che mi ha confermato quanto sia importante soffermarsi su questo aspetto in un post a parte. Il proprietario, che ha fatto con me una sessione di fotografia d’interni lifestyle a Roma, scrive: “Suggerisco a tutti Anna per la sua competenza il suo stile e la sua grande professionalità. Mi ha stupito molto l’attenzione che ha avuto in ogni dettaglio prima della preparazione del servizio fotografico.”



Perché usare questo genere di fotografia?
Le case vacanze, a differenza delle abitazioni pubblicate sulle riviste di arredamento, sono spesso più spoglie, poiché l’assenza di una vita continuativa non le rende familiari né permette loro di acquisire un carattere distintivo. Una bella foto non basta, anche se fatta da un professionista, dove le luci e l’armonia delle linee sono perfette (e, credetemi, tecnicamente non è affatto poco): bisogna creare un’atmosfera che faccia percepire la casa come un luogo dove sentirsi bene, un posto in cui voler stare.
Attribuiscono vita e colore alla casa, rendendola meno impersonale. Proprio per questo è fondamentale sceglierli con attenzione, poiché non sono gli stessi affittuari a consumare champagne, vino o limonata. Il target può variare per età, tipologia di turismo e abitudini, rendendo necessario un approccio mirato nella selezione degli elementi scenici.
In generale, gli oggetti hanno anche la funzione di dare profondità alle fotografie: senza elementi interposti tra la fotocamera e i punti più lontani, il cervello fatica a elaborare la vera conformazione dello spazio e a percepirne le proporzioni. Questo si traduce in immagini piatte e meno coinvolgenti.



I props che prediligo
Ci si scorda facilmente, ma uno degli elementi più affascinanti dell’Italia è proprio lo stile del quotidiano, qualcosa che chi ci vive spesso dà per scontato: fare la spesa in un mercato pieno di verdure fresche, cucinare un buon piatto di pasta, prendersi un caffè al sole leggendo un giornale, passeggiare con abiti eleganti… Se il nostro target è composto da turisti stranieri, tutti questi elementi possono essere suggeriti anche con pochi dettagli nelle fotografie, senza essere messi in scena in modo eccessivamente esplicito. L’uso intelligente della sfocatura, con un primo piano che attira l’attenzione, può rafforzare questa immedesimazione, soprattutto se richiama momenti tipici della vita italiana che i turisti desiderano sperimentare.
Una guida di Roma, un album, un quotidiano, una bottiglia di vino, dei carciofi nel lavandino, oppure un caffè appena preparato sul tavolino possono suggerire momenti di viaggio e convivialità. (In un altro post parlo proprio dei limiti e del potenziale della fotografia di alimenti nelle strutture ricettive.)
Piante e fiori, oltre a portare colore e armonia, bilanciano visivamente lo spazio e aggiungono un senso di accoglienza. Per il fotografo, i fiori possono essere un aiuto prezioso: è facile spostarli senza grandi sforzi e si può bilanciare la composizione o i colori. Questo è particolarmente utile nelle fotografie di case dove non c’è stato un intervento di stylist prima dello shooting.
I vestiti e accessori, se ben scelti, possono aiutare questa identificazione: una giacca appoggiata sulla poltrona, una borsa lasciata con naturalezza, oggetti che fanno pensare “potrei essere io, vorrei essere io”. È importante, però, selezionare accessori che evochino l’eleganza, evitando il disordine e puntando su dettagli curati.
L’obiettivo della fotografia di lifestyle per case vacanze è quindi duplice:
- rendere gli ambienti più accoglienti e comprensibili,
- evocare un’esperienza: una casa non è solo un luogo da affittare, ma uno spazio in cui il futuro ospite può immaginarsi, desiderare di stare e vivere il suo viaggio.


Tuttavia...
Gli oggetti vanno sempre posizionati con intelligenza e in modo sporadico: riempire troppo un ambiente compromette l’eleganza e la leggibilità della foto.
Un altro aspetto fondamentale è la coerenza: una cucina piena di cibo non si abbina a camere spoglie, prive di segni di vita. Può sembrare un dettaglio irrilevante, ma senza un’attenzione a questi aspetti, si rischia di ottenere immagini incomplete, che non comunicano l’esperienza dell’ospite.
Per questa ragione, sebbene io sia sempre favorevole a questo genere di fotografia, se non c’è un set designer e il proprietario non intende dedicarsi all’ideazione dei possibili props e scenari (sotto la mia guida, considerando insieme il target, ma senza che sia io a portare i props allo shooting), è spesso meglio evitare questo tipo di fotografia. Solo con una vera collaborazione possono nascere scenari interessanti, dal momento che nel giorno dello scatto gli oggetti in questione spesso non si trovano già nelle case: è necessario portarli appositamente e sceglierli con cura.



























